Testimonianze alunni SeT

Io sono ***, ho frequentato il primo anno alle scuole P.Paoli di Modena, nella sezione B, partecipando alla sperimentazione del progetto S.E.T. Funziona in questo modo: finite le sei ore “normali”, mi reco a mangiare alla mensa della scuola, in seguito svolgo attività come madrelingua inglese, robotica e supporto allo studio. Ogni pomeriggio ne prevede solo una di queste.  Rimango a scuola a mangiare fino al giovedì, il venerdì dopo le sei ore del mattino si torna a casa. È piacevole durante la mensa conoscerci meglio, pranzando insieme si approfondiscono le conoscenze. È stato bello quando avevamo  il compito di girare un video e dovevamo collaborare per riuscirci. Per alcuni all’inizio è stato difficile lavorare in gruppo e soprattutto impegnarsi a svolgere i compiti a scuola nei due pomeriggi di supporto allo studio.  Non lavorando intensamente a scuola, il rischio è che restino dei compiti da svolgere anche a casa! Anche per me i primi tempi e ore di studio assistito non erano producenti, questo anche perchè non avevo ancora un metodo valido di organizzazione, ma posso dire che ora sono contenta di come riesco a svolgere i compiti orali e scritti con l’aiuto di insegnanti disponibili. Durante le ore di inglese madrelingua con Richard mi sono appassionata ancora di più alla lingua, in più ho conosciuto innumerevoli nuovi vocaboli.

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“In quest’anno scolastico, ormai passato, ho frequentato una sezione sperimentale delle scuole medie Paoli, progetto finanziato da Confindustria. Ho fatto questa scelta anche per le attività di robotica e di tecnologia informatica perché questi temi mi hanno sempre appassionato. All’inizio mi sembrava un po’ un azzardo scegliere questa sezione: mi preoccupava che dal lunedì al giovedì si facesse orario prolungato fino alle 16:45, mentre normalmente le lezioni per tutte le classi terminano alle 13.45; quindi molte ore di scuola e tanto da studiare!  Ora posso dire che se pur è stata dura sono molto soddisfatto. Condividere con i compagni l’ora di pranzo e il pomeriggio mi ha dato l’opportunità di parlarci di più, conoscendoli meglio e di socializzare anche con gli insegnanti dei progetti e con l’educatrice. Inoltre, dopo mangiato spesso siamo usciti nel cortile della scuola, a volte per giocare in libertà, altre per imparare cose nuove, spiegate magari da qualche compagno. Il lunedì pomeriggio era dedicato alla lezione di madrelingua inglese del professor Richard; con lui abbiamo approfondito l’inglese divertendoci e giocando. Devo dire che in alcune occasioni mi sono veramente divertito durante le sue lezioni! Il martedì ed il giovedì avevamo studio assistito; durante quelle quattro ore a settimana abbiamo svolto i compiti che ci assegnavano i professori del mattino. Questo mi ha molto aiutato perché altrimenti, tornando a casa tardi il pomeriggio, non avrei avuto abbastanza tempo per farli tutti. Infine, il mercoledì c’era la mia materia preferita: robotica!!! In quelle splendide ore io e miei compagni, divisi in gruppi, abbiamo creato durante tutto l’anno un gioco, lo abbiamo costruito e programmato. Ci siamo inventati il video pubblicitario di presentazione dei progetti, realizzando anche il volantino. Tutti i progetti sono stati consegnati a Confindustria per gareggiare con altre scuole medie, anche di altre città, nella speranza di vincere almeno un premio. Il 18 maggio sono partito con tutta la classe per andare alla premiazione che si teneva all’Opificio Golinelli di Bologna. Arrivati là, per mezz’oretta abbiamo presentato i nostri progetti al pubblico. Poi abbiamo visto uno spettacolo molto divertente chiamato “Orientattivamente” che trattava dell’orientamento scolastico per le scuole superiori. Infine, c’è stata la premiazione e con mia gran sorpresa il premio per il progetto robotica è stato dato proprio al lavoro (FLIPPER) realizzato dal gruppo di cui anche io ho fatto parte. Quel momento è stato bellissimo perché, avendo lavorato tanto, mi sono sentito gratificato per tutta la fatica fatta ma soprattutto orgoglioso di me e dei miei compagni. Spero che l’anno prossimo ci sia un’altra bellissima sfida da affrontare”

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Sabato 18 maggio ci siamo recati a Bologna nella sede della fondazione Golinelli dove ci sono state le premiazioni del progetto S.eT . Durante quest’anno scolastico, grazie alle opportunità che mi sono state date nelle mattine e nei pomeriggi di scuola, ho potuto rafforzare le mie conoscenze e metterle in pratica. Mi sono sempre sentito seguito da tutti i professori, che si sono dimostrati molto competenti; le lezioni sono sempre state molto interessanti, spesso anche divertenti. Consiglio a tutti di entrare nella classe S.eT. anche perché da molte soddisfazioni! Per me questo è stato un anno scolastico fantastico!”

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“Questo progetto ha avuto come due “facce”: da un lato è stato tanto, tanto stancante e dall’altro benefico quanto mangiare una mela al giorno. Ho imparato molto: ora so adeguarmi meglio alle circostanze, ragionare sul momento e, grazie anche alle attività del pomeriggio, programmare. Con il professore madrelingua d’inglese ho imparato tantissime nuove cose e migliorato la pronuncia. Anche se ho apprezzato di più le lezioni di inglese del lunedì pomeriggio , non mi è dispiaciuto affatto vincere una coppa per il robot progettato nei mercoledì pomeriggio con il mio gruppo. Anzi, è stato emozionante salire su un palco e poter toccare la coppa, frutto d’impegno e lavoro. Il robot si chiama “Super Flip” e a me piace tanto, non solo perchè è originale, ma anche perchè ci ha fatto vincere una super coppa! Per quanto riguarda il giorno della premiazione a Bologna, ho gradito anche lo spettacolo “OrientAttivaMente”, perchè i due attori erano simpatici e volevano trasmettere con dialoghi e battute spassose  un concetto molto importante, cioè che le persone che decidono quale scuola superiore scegliere siamo solo noi stessi! Più di una volta ho creduto che questo progetto non fosse la scelta più giusta, anche per la stanchezza che si prova ogni giorno a stare tante ore a scuola, ma adesso che ho tempo di pensare a tutto l’anno scolastico sono molto contenta di far parte della classe SeT e voglio anche ringraziare tutti i professori che mi hanno aiutato a raggiungere questa consapevolezza.”

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